ARTE E MATRIMONIO: LA FOTOGRAFIA.

In questi ultimi anni, da quando ho iniziato la mia avventura nel mondo della fotografia d’arte, mi sono chiesto se è corretto utilizzare il termine: fotografia d’arte di matrimonio a proposito del mio stile fotografico.

Sto ancora cercando la risposta giusta, perché, rispetto al passato, quando trasportavo istintivamente le competenze che man mano acquisivo nel campo della fotografia (reportage, teatro, sport, ritratto e altro) alla fotografia di matrimonio, adesso si parla di fotografia d’arte.

La mia produzione artistica attuale è quasi esclusivamente rappresentata dalla FOTOGRAFIA MIOPE, tecnica da me inventata che da qualche anno riceve apprezzamenti nel mondo dell’Arte Italiana.

L’opera “Tokyo_10” verrà premiata a Genova il prossimo 7 luglio.

Tokyo-10

 

Grillo attestato

Alla luce di ciò sarebbe quindi corretto parlare di fotografia d’arte di matrimonio se le mie immagini di sposi fossero “miopi”, ma questo verrebbe difficilmente accettato dalle coppie, anche se, sempre più spesso, i miei Sposi mi chiedono di inserire qualche foto “miope” nel loro servizio fotografico di matrimonio.

Allora qual’è la risposta?

Oggi mi sento di dire che l’esperienza che sto maturando nel mondo dell’Arte ha contribuito a darmi un’ulteriore sensibilità che metto a servizio della fotografia di matrimonio.

Sensibilità che si aggiunge al mio stile senza pose e senza uso di filtri applicati in post-produzione, così da rendere una fotografia vera, sincera, pulita e in grado di restituire il giusto “valore del ricordo”.

Gli sposi: le mani

Due mani che si cercano, si sfiorano, che si stanno per toccare, come metafora di un cammino che ogni coppia di Sposi percorre prima di arrivare al giorno del loro matrimonio.

Un’immagine “sporca”, se vogliamo imperfetta, ma vera ed eterna.

E poi Claudia, la Sposa, avvolta da una luce di taglio che la rende iconica.

Claudia, la sposa

Sono giunto alla conclusione di questo articolo e mi sento di dire che posso usare a pieno titolo il termine “fotografia d’arte di matrimonio“, perché dopo 34 anni di questo percorso so di poter dare ancora molto al mondo della fotografia di matrimonio.